Da Cremona a Bologna
Cominciano le presentazioni e io riprendo a girare l'Italia: ecco quindi un racconto da Cremona, una città dove prendono i fumetti molto seriamente. Prossima tappa: il 30 maggio a Bologna
Prima di iniziare, ecco un invito alla prossima presentazione di Viaggio in Italia: sarà un po’ una festa perché si gioca in casa, a Bologna.
Mi pare che questa newsletter si stia trasformando in maniera naturale in un racconto dei miei viaggi in Italia per la promozione del fumetto. Assecondo la trasformazione con un breve resoconto da Cremona.
Per un autore di fumetti che, alla fine degli anni ‘90, avesse voluto pubblicare una storia o ancora peggio esordire per la prima volta, uno dei pochi spazi a disposizione era la collana Schizzo Presenta, curata dal Centro fumetto Andrea Pazienza di Cremona. Il panorama dell’editoria a fumetti in Italia alla fine del millennio era in effetti preoccupante: davvero il fumetto italiano, che era stato così ricco e prolifico di autori fino a pochi anni prima, si trovava sul punto di scomparire. Riviste come Linus, Alter, Corto Maltese, Comic Art, che negli anni ‘80 erano state il principale approdo per gli autori italiani, andavano via via chiudendo o ridimensionandosi. Da quel che ricordo - io ero appena maggiorenne - le poche possibilità di pubblicare erano su alcuni volumi di Kappa Edizioni, qualche pagina su Linus, i primi numeri della rivista Mano, gli albi di Phoenix… ma quasi tutte queste pubblicazioni circolavano solo in alcune fumetterie e in una ristretta cerchia di appassionati. In confronto al numero di volumi a fumetti che si possono trovare oggi in qualsiasi libreria appena un po’ fornita, e alla visibilità di cui gode il fumetto in generale, si è fatta davvero moltissima strada.
Bologna era a quell’epoca una sorta di ultima roccaforte di un certo modo di fare fumetti: lì si concentravano quasi tutti gli editori, molti autori ci abitavano, e chiaramente qualcosa stava ribollendo al riparo dei portici: un fermento che presto avrebbe dato vita a nuove case editrici, nuovi formati, nuovi autori. Molto probabilmente, se non mi fosse capitato di trasferirmi a Bologna proprio in quegli anni, al momento giusto, non avrei mai pensato di fare fumetti. Ma Bologna appunto aveva già una lunga tradizione in questo campo… meno prevedibile e più insolito è il caso di Cremona. Curiosamente, pur in assenza di una scena di disegnatori o autori cremonesi, in questa piccola città lombarda si concentrano lettori, appassionati, critici ed esperti di fumetto che non si sono limitati a leggere i fumetti ma attorno a questi hanno costruito una quantità di iniziative.
Questo fine settimana sono stato ospite con il mio Viaggio in Italia del Porte Aperte Festival, e non ero l’unico fumettista in programma. Appena sceso dal treno sono andato dritto al Centro fumetto Andrea Pazienza. Come definirlo? Una biblioteca? Un centro culturale? Un editore? Un po’ tutte queste cose… Io lo conoscevo appunto per la collana Schizzo presenta (qui trovate l’archivio delle pubblicazioni), ma tra gli scaffali, in bella mostra, c’era anche un volume che da tempo desideravo: l’edizione curata dal Cfapaz della sceneggiatura di Memorie dall’invisibile, storico episodio di Dylan Dog scritto da Tiziano Sclavi e disegnato da Giampiero Casertano. Vi assicuro che non è così semplice trovare esempi di sceneggiature di fumetti - e che sceneggiatura! - come magari è più comune nel cinema. Questo dovrebbe dare l’idea del tipo di attività svolta dal Centro: non solo produrre storie originali, ma anche e soprattutto studiare e mettere a disposizione strumenti di lavoro. Dopo pochi minuti il mio zaino era già pieno di albi e libri a fumetti.
Per darvi un’idea della serietà e della passione con cui si trattano i fumetti a Cremona, guardate un po’ la foto qui sotto.
È il calcolo delle occorrenze, come si direbbe in linguistica, per alcuni aspetti di Viaggio in Italia: quante volte compare Goethe, quante Stendhal, quante io… è così che Paolo (Oradini) si è preparato per presentarmi nell’incontro che abbiamo tenuto insieme al Porte Aperte Festival. Paolo è il presidente di Arcicomics, che ogni anno organizza il Piccolo festival del fumetto. Io sono stato ospite del festival due anni fa, quando il lavoro su Viaggio in Italia era ancora parecchio indietro: parlarne in pubblico fu davvero liberatorio e mi convinse che dovevo assolutamente arrivare alla fine.
Passeggiando per Cremona dopo pranzo incrociamo un’altra realtà dedicata al mondo del disegno e dell’illustrazione. La sede dell’associazione Tapirulan - un nome che avevo già sentito varie volte senza però rendermi conto che avesse sede, anche questa, a Cremona. Ogni anno Tapirulan organizza un concorso per illustratori e ogni anno la vincitrice o il vincitore espone i suoi lavori in una mostra; contemporaneamente si tiene anche la mostra di un nome, come dire, “importante”. Quest’anno la sede di Tapirulan ospita la mostra Ingenio della spagnola Ane Arzeus, vincitrice del concorso, mentre al Museo del Violino si tiene la mostra Tandem di Franco Matticchio (come definirlo? Uno dei migliori, un maestro, e molto più di un illustratore). Io purtroppo non ho avuto tempo di visitare quest’ultima, ma entrambe sono aperte fino al 9 giugno.
E sono già tre realtà importanti e attive, e teniamo conto che Cremona è una città di un po’ più di 70 mila abitanti. Io personalmente non vedo l’ora di tornarci.
Ma intanto, mentre la Cremonese batteva il Catanzaro qualificandosi alla finale dei playoff per la promozione in Serie A, io ero già in autostrada verso Bologna. Mancavo dall’autostrada da un po’ di mesi, e sono stato accolto in grande stile, con un ricco arcobaleno.
Bravo Pietro!