Disegnare Goethe
Durante il suo soggiorno a Roma lo scrittore fu spesso ritratto dagli artisti che formavano la sua cerchia di amici: con risultati - ahimè - sempre diversi
Come funziona un fumetto? Da un po’ di tempo mi sono convinto che esista una sorta di patto non scritto tra il disegnatore e il lettore, capace di trasformare quelli che altrimenti sarebbero tratti sparsi su un foglio. Così due pallini possono diventare occhi e un trattino una bocca. Forse qualcosa del genere succede anche per un personaggio: non è necessario che sia disegnato sempre nei minimi dettagli, bastano pochi elementi perché il lettore riesca a riconoscerlo mentre si muove di vignetta in vignetta. La cosa fondamentale è che ci sia sempre una coerenza. O almeno questi sono i pensieri che faccio quando provo a disegnare i personaggi che animeranno questo viaggio in Italia, a partire da Johann Wolfgang Goethe.
Quando Goethe arrivò in Italia, nel settembre del 1786, era già uno scrittore famoso in tutto il mondo. Per tutti era l’autore de I dolori del giovane Werther, il romanzo epistolare che alla sua uscita, nel 1774, ebbe un "effetto grande, anzi enorme”, come scrisse lo stesso Goethe molti anni dopo, tanto da generare tutta una serie di emulazioni (tra cui anche Le ultime lettere di Jacopo Ortis (1802) di Ugo Foscolo).
Per sfuggire alla fama e ai prevedibili inviti in società a cui non avrebbe potuto sottrarsi, Goethe viaggiava in Italia sotto il falso nome di Philipp Möller. Poteva farlo, dato che non esistevano fotografie: in quanti potevano conoscere la sua faccia?
Per fortuna mia, che devo disegnarlo, qualche riferimento c’è, perché era consuetudine tra gli stranieri farsi ritrarre durante il viaggio in Italia. Nel caso di Goethe poi la fortuna è doppia, perché viveva a contatto con una cerchia di pittori e scultori, soprattutto durante il suo soggiorno romano. È così che nacque il suo ritratto più famoso: Goethe nella campagna romana di Johann Heinrich Wilhelm Tischbein.
Mi pare che questo sia l’unico ritratto ritenuto “somigliante” da Goethe, come scrisse nel Viaggio in Italia:
Il mio ritratto sta riuscendo felicemente; la somiglianza è impressionante e la concezione piace a tutti.
Da qualche parte nel libro vorrei inserire il dietro le quinte di questo dipinto.
Tischbein per un po’ fu anche coinquilino di Goethe nella casa di via del Corso 18 a Roma. Almeno due disegni dalla loro vita in comune sono giunti fino a noi:
Grazie Tischbein per quest’ultimo disegno in particolare! A parte che se la scritta che esce dalla bocca di Goethe avesse una nuvoletta sarebbe già un fumetto, almeno ho un’idea di come doveva essere l’interno della casa di via del Corso.
Tra le persone più vicine a Goethe durante la sua residenza romana c’era Angelica Kauffmann, una giovane artista che frequentò parecchio l’Italia (è una delle poche voci femminili in tutta questa storia, ma devo ancora studiarla bene). Sempre dal Viaggio in Italia:
Anche Angelica mi dipinge, ma senza fortuna; la amareggia molto che non ci sia una somiglianza, e un successo; quello del suo quadro è un tipo carino, certo, ma non c’è traccia di me.
Anche Friedrich Bury faceva parte della cerchia romana. È suo questo disegno, anche se non è chiaro quale dei personaggi sia Goethe (questo mi ha molto consolato!):
Abbiamo poi un busto realizzato dallo scultore svizzero Alexander Trippel, anche lui a Roma in quel periodo. È una versione molto idealizzata, come capiamo dalle parole di Goethe:
Il mio busto è un grande successo. Tutti ne sono soddisfatti. Di certo è lavorato in uno stile bello e nobile, e non ho niente in contrario se sarà lasciata al mondo l’impressione che questo fosse il mio aspetto.
Dicevo all’inizio degli elementi con cui si può caratterizzare un personaggio. Per Goethe io per ora ho puntato sul naso, sui vestiti e sui capelli… anche se non riesco a capire: sono capelli veri? È una parrucca? Sono riccioli fatti coi bigodini? Non lo so, credo che le parrucche siano state spazzate via, insieme alle teste, dalla Rivoluzione francese, e qui siamo dieci anni prima!
P.S.: Se qualcuno/a è esperto di storie delle acconciature per favore mi contatti :)