Ho ripensato alle gomme da masticare in quella sorta di déjà vu che mi prende sempre quando rimetto piede in una scuola superiore. Tra me e me canticchio “You’re in high school again” e “No recess!!” da School dei Nirvana, ma il fatto è che adesso mi trovo dall’altra parte della cattedra e sono a disagio. Posso perfino andare in quel luogo mistico e favoloso che è il bagno dei professori. Per un po’ di settimane ho tenuto un corso di aggiornamento sul graphic novel a un gruppo di docenti, perciò questa volta il déjà vu si è prolungato. E ho cominciato a notare che alcune cose a scuola sono cambiate: nella mia aula non c’è più la lavagna di ardesia né tantomeno i gessetti. C’è una lavagna elettronica e un’altra di plastica, con pennarello scarico annesso. Non ci sono cartine appese alle pareti ma c’è una foto di Maradona, ad amplificare la sensazione di corto circuito temporale. In un angolo del soffitto c’è un altoparlante, sicuramente la cosa più antica in tutta l’aula. Soprattutto mi colpiscono i banchi, che mi sembrano puliti, senza tutte quelle iscrizioni e iniziali e nomi e scritte che ricordavo. Quel che davvero mi riporta indietro non è una madeleine ma una gomma da masticare: io so che sotto quei banchi dovrebbero esserci appiccicate delle cicles o dei cicles (a seconda del vostro luogo di provenienza), possibile che questi nuovi banchi ne siano privi? Nel dubbio, ecco qui sotto una piccola storia illustrata.
Ricordo che il prossimo 5 aprile sarò a Carpi (Modena) per:
Viaggio in Italia – La storia di Mary Shelley
Sabato 5 aprile - Carpi (MO), Biblioteca multimediale “Arturo Loria” (h 17)
Letture dal graphic novel Viaggio in Italia e racconto del dietro le quinte del fumetto, tra dipinti e testi dell’epoca. Per Mary Shelley l’Italia fu allo stesso tempo teatro di grandi speranze e di grandi tragedie. Nei suoi anni italiani, dal 1818 al 1823, perse due figli piccoli e il marito, il poeta Percy Shelley, scomparso in un naufragio al largo delle Cinque terre. Eppure per la scrittrice inglese l’Italia rimase sempre un paese il cui nome “ha magia nelle sue stesse sillabe”.L’incontro fa parte della rassegna Viaggetto in Italia - Incontri e visioni non da cartolina, che la biblioteca organizza da marzo a maggio.