Le delizie del fiume Brenta

Alla ricerca del battello con cui Goethe arrivò a Venezia, nel settembre del 1786

Una delle pagine più belle del Viaggio in Italia di Goethe è quella che descrive il suo arrivo a Venezia. È il 28 settembre del 1786 ed è un momento importante, che Goethe aspettava fin dall’infanzia. Quando, dalla barca che lo porta nella laguna, vede avvicinarsi la prima gondola, in Goethe si riaffacciano i ricordi legati al padre, che a sua volta aveva visitato l’Italia e che “non si stancava mai di raccontare” le cose che aveva visto.

A Venezia io sono sempre arrivato in treno e non mi ero mai soffermato a pensare che una volta non poteva essere così. Per disegnare la scena dell’arrivo di Goethe (su una barca… ma quale barca?) ho fatto un po’ di ricerche: Goethe deve aver usato il burchiello, un’imbarcazione - una specie di bus sull’acqua - che da Padova arrivava a Venezia percorrendo il fiume Brenta e attraversando le Ville venete (un tragitto che si può fare anche oggi). Il burchiello doveva essere una presenza abituale a Venezia perché, per mia fortuna, è stato ritratto da diversi artisti.

Qui ad esempio Giandomenico Tiepolo (figlio del più famoso Giambattista) ci mostra il trasbordo dal burchiello a una gondola (esattamente la scena descritta da Goethe):

“Il burchiello” di Giandomenico Tiepolo (1765)

Ed ecco il burchiello aggirarsi nel bacino di Venezia in un dipinto del Canaletto:

“Venezia, il bacino dalla Giudecca” di Canaletto (1740 circa)

Si può avere un’idea di come doveva essere viaggiare sul burchiello, da Venezia a Padova, grazie a una serie di incisioni realizzate da Gianfrancesco Costa nel 1750, in un volume intitolato Delle delizie del fiume Brenta (il titolo completo è Delle delicie del fiume Brenta espresse ne’ palazzi e casini situati sopra le sue sponde dalla sboccatura nella laguna di Venezia fino alla città di Padova). Questo è un esempio:

Costa disegnò anche una mappa di tutto il tragitto lunga la riviera del Brenta. Il volume completo si può sfogliare qui.