Sul ramo sbagliato del lago di Como
Sulle sponde del Lario, Mary Shelley legge Alessandro Manzoni mentre io imparo a disegnare le barche tipiche del lago
Ogni volta che in questo fumetto disegno uno specchio d’acqua, in teoria dovrei disegnarlo pieno di barche e navigli di mille tipi. Vedi ad esempio l’ingorgo di gondole sul Canal Grande a Venezia in questo dettaglio da un dipinto del Canaletto.
Queste gondole “coperte” ormai le conosco bene. Disegnandole ho imparato che quella specie di cabina al centro si chiama felze: oggi c’è ancora qualche gondola di questo tipo in giro per Venezia, ma una volta erano tutte così, erano come dei taxi e su di esse si spostavano Goethe, Lord Byron e molti altri artisti che visitarono o vissero a Venezia. Nel dipinto del Canaletto siamo a metà ‘700, ma per molto tempo ancora la navigazione - in mare o sui fiumi - rimase uno dei modi principali per viaggiare, almeno fino all’arrivo della ferrovia, nella seconda metà dell’800. E così ci sono alcune scene abbastanza fondamentali per le vicende raccontate nel mio fumetto in cui devo disegnare barche di un qualche tipo. E sto scoprendo che non basta disegnare una barca a caso, spesso le descrizioni dei miei protagonisti sono molto dettagliate e precise in questo senso.
Quando devo disegnare una scena e un’ambientazione nuova, ho ormai l’abitudine di andare a controllare come veniva ritratta nei dipinti dell’epoca, se disponibili. Nel farlo spesso incontro storie e artisti che non conoscevo: è così che sono nati diversi episodi di questa newsletter.
Prendiamo ad esempio una delle tavole che ho disegnato più di recente. Siamo con Mary Shelley sul lago di Como, precisamente a Cadenabbia: è il ritorno di Mary in Italia, nel 1840 insieme al figlio Percy Florence Shelley, all’epoca ventenne. Il ragazzo si fa portare una barca per andare in giro sul lago - “una barca da mare, ha una chiglia e una piccola vela” - e Mary si agita: inevitabilmente la sua mente va a un’altra barca, quella su cui aveva fatto naufragio il suo compagno Percy, molti anni prima, nel tratto di mare tra Livorno e La Spezia.