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Sul ramo sbagliato del lago di Como
Viaggio in Italia

Sul ramo sbagliato del lago di Como

Sulle sponde del Lario, Mary Shelley legge Alessandro Manzoni mentre io imparo a disegnare le barche tipiche del lago

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Pietro Scarnera
May 21, 2023
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Sul ramo sbagliato del lago di Como
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Ogni volta che in questo fumetto disegno uno specchio d’acqua, in teoria dovrei disegnarlo pieno di barche e navigli di mille tipi. Vedi ad esempio l’ingorgo di gondole sul Canal Grande a Venezia in questo dettaglio da un dipinto del Canaletto.

Queste gondole “coperte” ormai le conosco bene. Disegnandole ho imparato che quella specie di cabina al centro si chiama felze: oggi c’è ancora qualche gondola di questo tipo in giro per Venezia, ma una volta erano tutte così, erano come dei taxi e su di esse si spostavano Goethe, Lord Byron e molti altri artisti che visitarono o vissero a Venezia. Nel dipinto del Canaletto siamo a metà ‘700, ma per molto tempo ancora la navigazione - in mare o sui fiumi - rimase uno dei modi principali per viaggiare, almeno fino all’arrivo della ferrovia, nella seconda metà dell’800. E così ci sono alcune scene abbastanza fondamentali per le vicende raccontate nel mio fumetto in cui devo disegnare barche di un qualche tipo. E sto scoprendo che non basta disegnare una barca a caso, spesso le descrizioni dei miei protagonisti sono molto dettagliate e precise in questo senso.

Quando devo disegnare una scena e un’ambientazione nuova, ho ormai l’abitudine di andare a controllare come veniva ritratta nei dipinti dell’epoca, se disponibili. Nel farlo spesso incontro storie e artisti che non conoscevo: è così che sono nati diversi episodi di questa newsletter.

Sul lago di Como, numero due, dell’artista americano John Taylor Arms, 1919

Prendiamo ad esempio una delle tavole che ho disegnato più di recente. Siamo con Mary Shelley sul lago di Como, precisamente a Cadenabbia: è il ritorno di Mary in Italia, nel 1840 insieme al figlio Percy Florence Shelley, all’epoca ventenne. Il ragazzo si fa portare una barca per andare in giro sul lago - “una barca da mare, ha una chiglia e una piccola vela” - e Mary si agita: inevitabilmente la sua mente va a un’altra barca, quella su cui aveva fatto naufragio il suo compagno Percy, molti anni prima, nel tratto di mare tra Livorno e La Spezia.

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