Una gita a Paestum
È quella in cui Goethe, nel marzo 1787, mise alla prova il disegnatore che aveva appena conosciuto, Christoph Heinrich Kniep. Fu un successo e i due divennero per un bel po' compagni di viaggio
Dovrei forse dare qualche aggiornamento sullo stato di avanzamento del fumetto di cui questa newsletter, ricordiamolo, è il diario di lavorazione. Il fumetto procede, anche se non velocemente quanto vorrei. Ci vorrà ancora un po’ per finirlo. Come si può immaginare, ogni tanto devo interrompermi per fare altri lavori: questo è un bene perché se dovessi stare sempre chino a disegnare probabilmente impazzirei, ed è anche una necessità, a meno che improvvisamente non si abbonino in centinaia a questa newsletter!
Poi ci sono gli alti e i bassi tipici di chi sta facendo un lavoro creativo: non insisterò su questo, diciamo che nell’arco di una giornata su può andare da “sarà un capolavoro” a “non so tenere in mano una matita”. Ma questo è il mio terzo libro e ho imparato a non spaventarmi troppo quando capitano queste crisi. Gli ostacoli principali derivano invece dall’avere a che fare con tanti personaggi e con epoche storiche diverse, per cui prima di mettermi a disegnare devo fare molte ricerche. Questo è anche stimolante, ma certo rallenta il lavoro. Capita delle volte che io mi blocchi su una scena o su una vignetta, e spesso in questi casi il problema è che proprio non riesco a visualizzarla.
Da questa estate allora ho adottato un nuovo metodo di lavoro. Quando incontro uno di questi blocchi e vedo che proprio non riesco a superarlo, lo lascio in sospeso e passo a lavorare su un’altra scena. Così sto procedendo su tre fronti, che equivalgono ai tre capitoli che ho pensato per il fumetto (uno su Goethe, uno su Stendhal, uno sugli Shelley e Byron). Quando poi torno alla scena su cui mi ero bloccato, è più facile che un’idea per risolverla arrivi spontaneamente. Oppure nel frattempo ho incontrato un dipinto, un disegno, un’inquadratura che mi fa vedere quella scena da un altro punto di vista.
Ecco un esempio. Per il momento ho abbandonato Lord Byron innamorato a Venezia e sono tornato da Goethe, in particolare alla sua gita a Paestum nel marzo del 1787. Qui era accompagnato dal giovane artista Christoph Heinrich Kniep, che poi sarà il suo compagno di viaggio anche in Sicilia.